Mutamenti economici e sociali. Due economie

Il Medioevo fu caratterizzato dallo sviluppo di due diverse economie che divisero quello che era il grande ex Impero Romano: una economia naturale ed una economia monetaria.

L'economia naturale o curtense
L'economia naturale riguardò l'Italia centro-settentrionale e l'Europa continentale. Qui la caduta dell'Impero romano avviò un processo di decadenza economica, sociale e culturale che durò fino all'anno 1000.  Queste divennero aree sottosviluppate e videro fallire i piccoli proprietari terrieri che vendettero la terra ai grandi proprietari, trasformandosi spesso in servi della gleba (1). Si ridussero i traffici commerciali, scomparvero quasi del tutto le monete e si ritornò al baratto. L'economia diventa sempre più legata ad un'agricoltura povera e arretrata e le popolazioni erano spesso colpite da frequenti carestie. Le uniche cose che riuscivano ad esportare, soprattutto in oriente, furono materie prime come legno, metalli e schiavi provenienti dai paesi slavi (il termine schiavo, infatti, deriva da “slavo”). Fu un'economia che ruotava attorno alla Curtis (da cui economia curtense).

Le Curtis
Le corti erano unità produttive autosufficienti, in cui il commercio aveva un ruolo limitato e gli scambi avvenivano in natura (baratto). La struttura della curtis si distingueva in due, la parte gestita dal “signore” (il proprietario terriero) e la parte gestita dai contadini, liberi o servi della gleba, che avevano l'obbligo di versare al signore un terzo del prodotto e a svolgere alcune giornate lavorative gratuite sulla parte del signore (corvèe). Esisteva poi una parte di terreno incolto, composto da boschi, prati e paludi, dove si attingevano le risorse spontanee tramite la raccolta, la caccia e la pesca.

L'economia monetaria
Invece riguardò quelle parti dell'ex Impero Romano che rimasero in contatto con il florido Impero d'Oriente e il mondo Arabo. Vissero un periodo di sviluppo economico l'Italia meridionale, Ravenna, Venezia, l'Africa settentrionale, la Spagna e la Sicilia che grazie a Bizantini e Arabi visse una vera e propria rivoluzione agricola e commerciale, diventando un importante centro economico e di potere per tutto il Medioevo. In queste aree dell'ex Impero Romano le città furono fiorenti, i commerci floridi e caratterizzati dall'uso delle monete d'oro.

Esempio di curtis

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