Sicilia bizantina

La povertà, le guerre, le carestie che in questa prima fase dell'impero romano sconvolsero l'Italia non riguardarono la Sicilia. Nel 535 l'isola era nelle mani dei bizantini che la conquistarono per opera del generale Belisario. Nel periodo bizantino i siciliani godettero di un clima di pace. La Sicilia non fu coinvolta, infatti, nelle guerre che tormentarono l'Italia e il Nord Africa.

L'amministrazione della Sicilia
Nelle intenzioni dell'Imperatore Giustiniano, che mirava alla ricostruzione dell'antico Impero romano, la Sicilia aveva un ruolo  strategico: era un ponte naturale tra Africa e Italia sia per i commerci, che come base per la riconquista della penisola e di Roma.

La Sicilia costituì una provincia indipendente, governata da un governatore civile che dipendeva direttamente da Bisanzio.

Economia in Sicilia durante il periodo bizantino
Chiesa bizantina di Rometta (prova Me)
Foto di Paolo Damanti
Da un punto di vista economico le colture principali erano il grano, la vite, l'olivo e i legumi. Si praticava l'allevamento di bovini, ovini, suini, cavalli, asini e animali da cortile. La presenza di boschi permise di utilizzare il legno per combustibile, materiali per costruire utensili, armi, case, navi da trasporto e da guerra. C'era anche una fiorente attività artigianale, soprattutto di gioielli e stoffe pregiate.

Durante la dominazione bizantina la ricca Sicilia dovette comunque subire una pesante tassazione che impoverì la popolazione; Papa Gregorio Magno in una lettera del 595 destinata all'Imperatrice Costantina si lamenta proprio di questo.

La Sicilia, che d'apprima aveva aiutato e accolto con favore i Bizantini, fu sottoposta ad un duro fiscalismo che portò a periodiche ribellioni. I cittadini si distinguevano in tre ordini: clero, honorati o possessores e plebe. Grande importanza amministrativa e politica ebbe la Chiesa, padrona di numerosi estesi latifondi, coltivati da uomini semiliberi o schiavi, fonte di cospicue rendite. Il quadro dei popoli, religioni e lingue era molto vario. Accanto agli antichi Siciliani troviamo i Latini, Bizantini, Greci ed Ebrei, nonché schiavi provenienti da molti luoghi”. (1)

Siracusa capitale dell'impero bizantino
Nel 663 l'imperatore Costante II, dopo aver tentato senza successo di conquistare il Ducato di Benevento, pose la sua residenza imperiale a Siracusa, che divenne dunque la città più importante dell'impero; Costante II però si rivelò un tiranno odiato dal popolo e, infatti, venne ucciso nel 668.

I congiurati che uccisero l'imperatore elessero suo successore Mecezio. Il regno di Mecezio in Sicilia non durò tuttavia molto dato che l'imperatore legittimo Costantino IV, figlio di Costante, si recò di persona in Sicilia con il suo esercito per sedare la rivolta e deporre l'usurpatore. Dopo l'esecuzione di Mecezio (decapitato), la sede imperiale venne spostata di nuovo a Costantinopoli.

Note


1. Ieri e oggi, Sicilia. Storia cultura problemi,Giovanni Cucinotta, Luigi Pellegrini editore, 1996

Approfondimento. Vendicari - Chiesa bizantina, chiamata: Trigona

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